Suite per voce multipla ad andamento libero
Mi desto con addosso, strane sensazioni,
che svaniscono poi, nei quotidiani avvenimenti,
abitudini che prendono il sopravvento
riportano nell’oblio quel sentore tenue, a volte forte
che reclama quanto un grido di liberazione..
Respiro a fondo, rischiaro nubi di pensiero
richiamandomi alla disciplina del ricordo
un impeto mistico di risveglio
mi squarcia i veli della realtà
così scruto una domanda
sempre presente
lì per esser letta
ma adescata con altri occhi.
Da che
ci percepiamo soli, nell’oceano disperso dell’umanità,
immemori della responsabilità di udire la guida interna,
allontanataci nel tempo con stratagemmi artificiosi
da manovratori oscuri alla società
che intenti nei loro piani,
imbambolano l’essere umano,
costruendo un velo, attorno a tutto
che smorza, addormenta, affievolisce, reprime
quell’antico richiamo profondo,
in ecovanavoce lontana e senza vita
rifletti
come
con il regno dei pochi sui molti
che possedendo tutto,
condizionano a riflesso
ogni livello
prestigiano governi,
inventano conflitti
sperimentano tecnologie
finanza ed epidemie,
così la realtà
viene deformata,
nella odierna
matrice degenerata.
Corpo, emozioni, informazioni
cibo, acqua ed aria
molto viene corrotto
ogni cosa intendono alterare.
Distratti dalle tante attrazioni
regna la paura quale colonna sonora,
la scarsità è la regola
pur nell’abbondanza fittizia,
lo squilibrio come condizione necessaria alla vita,
ed il profitto ad essere unica ragione.
A quale scopo? se non quello di privare,
l’umano della sua coscienza?
ingabbiato e sconsolato
essere un corpo vuoto e limitato
dimentico del proprio sapere
e del suo stupefacente passato,
da esser chiuso invero
in pochi miseri millenni
di poteri, schiavi, imperi,
guerre, domini ed avidità
da rendere tanto ignoto
il cosmico impulso
di vibrazione senziente
estatico appagamento senza tempo
che è la sostanza
di cui siamo fatti.
Segreti che tentano
di possedere
occultando alle masse,
ignare ed inconsapevoli
ciò che essi
fautori della falsa luce da tempo antico edificano…
Babilonia che si rinnova
come accecante potere di un disegno previsto.
Ma un altro Mondo
si Prepara,
quello inquieto, insoddisfatto, irritato, inesauribile
ci orienta, disvelando, tavole antiche, precise indicazioni
immaginifiche realtà
che
da sempre celate,
tornano a galla dalla cripta della memoria,
la liberazione annunciata
che già il Drago intende
e di cui si crede padrone.
Incurante perciò di aver giorni contati
Prometeo solerte
scaglia le sue ultime, potenti frecce.
Ma buio è solo
assenza di luce
ed ella ora rischiara noi
di riveder dove siamo immersi;
comprendere i fatti,
mettere assieme gli indizi,
farne una sintesi,
del giogo coercizzante
cui siamo sottoposti.
Guardiamo noi, ora
il guardiano interno
se non chi sennò?
Intento senza sosta
a depistare la mente
attorno
Al subdolo controllo
che intuiamo di subire.
L’ostile struttura che
sembra intrappolarci
di cui noi fieri
ne siamo antagonisti
è l’ ombra proiettata
nello specchio fuori,
dal guardiano interno.
Così sempre
rimane nascosto
L’avversario interiore
che pensiamo non esista..
Mi assale indubitabile verità
che la battaglia inizi da noi stessi.
Esprimi
Esprimi
grande attenzione
Ai pensieri che circondano
la tua mente,
và in cerca del tuo sfidante
quel ospite sgradito
che possiede il tuo cervello
e condiziona la vita,
creati disciplina
procedi cauto
avvia mutamenti
nelle proiezioni del pensiero
ti giunga chiaro
come il demiurgo
delle tue azioni
si alimenta solo reagendo
in richiamo di fatti antichi,
schemi acquisiti,
fratture non sanate.
È ora, invece, di farsi proattivi
di resistere alla scontata reazione
del già noto
dei vecchi ospiti che ci abitano
maschere del nemico
bravo! a far credere noi di esser liberi…
sottraiamoci delle maglie delle convenzioni,
del tempo e della paura,
perfino allo stremo delle forze
quanto un guerriero
paladino della propria virtù
allora ci staremo svegliando
..all’amore
di mantenere
elevate frequenze vibratorie
dove la materia cede il passo
la densità del io si dissipa
cambia la percezione
ed il divenire diviene dinamico,
la fluidità una norma,
la connessione una prassi,
la sincronia un modello
crearsi con la mente
la possibilità reale
del multidimensionale..
già ora, tanti individui
si vanno accendendo
come migliaia di lucciole
in un buio campo
è tempo maturo
per ascoltare…
Il sogno perduto ritorna tra noi
dalle piaghe dell’inconscio
laconici messaggi assopiti
affiorano in sparute note
che attendono solo
il collante della presenza
per trasformarsi
in sinfonia, forte, stabile e sicura
affinchè ci sostenga, inciti, protegga
e doni immensità…
il Pianeta vivente
abbraccia il formicaio umano
non teme piani alcuni
soltanto ci chiama
nell’ ineluttabile
spirale del libero arbitrio
che ci ha condotto
quà.
al tal punto
di non ritorno
ma spetta ora
ad ogni singolo
ospite senziente
sù questa terra
di guarire se stesso
per curare l’umanita
restituendogli le leggi dell’universo.
Chi è pronto per questo, ha una quota, qui.
...